Montefarmaco analizza i servizi delle farmacie lombarde

I risultati della survey “La farmacia che vorrei” realizzata con il contributo di Montefarmaco fotografano il rapporto fra cittadini e farmacie

 

Quanto ne sanno i cittadini dei servizi disponibili nelle farmacie lombarde? Come si sono comportate le farmacie sono durante la pandemia?  Hanno confermato il loro ruolo di riferimento per la salute nella comunità?

 

Montefarmaco, cittadini e farmacie

Nel 1945, a fine della seconda guerra mondiale, in una Milano bombardata e da ricostruire, Giovanni Colombo cominciò la sua attività nel laboratorio galenico di una piccola farmacia. La storia di Montefarmaco OTC inizia proprio da lì, ed è per questo che è così vicina alle farmacie.

Siamo fieri di aver partecipato a questa indagine e siamo certi che contribuirà a migliorare il rapporto delle farmacie con i cittadini e il territorio”, dice il Direttore Generale Stefano Colombo.

 

L’indagine sui servizi delle farmacie

Tra settembre e dicembre 2020 Montefarmaco ha contribuito a una indagine di Cittadinanzattiva Lombardia inerente alle farmacie, condotta su 300 cittadini nell’area di Milano, Monza e Lodi.
La survey “La farmacia che vorrei” ha avuto l’obiettivo di rilevare la qualità delle farmacie, rilevando dati che rappresentano una fotografia reale del rapporto tra popolazione e farmacie.
Nello specifico sono stati presi in esame tre ambiti tematici: accessibilità, informazione e emergenza Covid-19.

 

I risultati di “La farmacia che vorrei”

Ecco i punti salienti dei risultati emersi per ogni ambito di analisi.
Accessibilità: il 62% degli intervistati reputa chiare e aggiornate le comunicazioni relative a orari di apertura e farmacie di turno; per l’89% i locali sono facilmente accessibili in termini di barriere architettoniche e l’83% segnala il rispetto della distanza di cortesia.
In merito all’utilizzo dei farmaci, ci si rivolge al farmacista per avere informazioni sulla loro corretta assunzione (53%), sulla conservazione (19%) e lo smaltimento (18,5%).

 

Liberata Dell’Arciprete, Vice Segretario Regionale di Cittadinanzattiva, sottolinea la necessità di un serio impegno informativo sul fronte della sicurezza, in riferimento all’acquisto e all’assunzione dei farmaci, sia in termini di appropriatezza che di reazioni avverse.

 

Informazione: l’indagine evidenzia anche l’esigenza di maggiori informazioni sui servizi offerti: meno della metà dei cittadini interpellati è al corrente dei servizi e delle prestazioni erogabili in farmacia; solo il controllo della pressione arteriosa (97%) e la possibilità di effettuare test per glicemia, colesterolo e trigliceridi (61%) sono sufficientemente noti.

 

Il dato più critico però riguarda l’informazione circa la possibilità di effettuare accertamenti diagnostici in area cardiologica, come l’ECG: l’87% dichiara di non esserne a conoscenza.

 

Paola Pelliciari, coordinatore di Milano Città Metropolitana per Cittadinanzattiva, analizza questa carenza: “Se si pensa che i decessi per eventi cardiovascolari in Lombardia si aggirano intorno a 31.000 per anno su circa 99.000 decessi complessivi (31,3 %); l’ECG rappresenta il primo esame diagnostico prescritto per valutare lo stato di salute del cuore e varrebbe la pena impegnarsi di più per rendere nota la possibilità di effettuare tale esame anche in farmacia”

 

Relativamente alla prevenzione, il 41% dei partecipanti non è informato sui programmi di screening (es. oncologici, papilloma virus, HIV) promossi in farmacia. Mentre l’84% auspica un ampliamento dei servizi forniti dalle farmacie: in particolare il ritiro referti (40%), pagamento ticket (21%), scelta e revoca del medico di famiglia (14%).

 

Emergenza Covid-19:

 

È stata riconosciuta la grande importanza della farmacia durante l’emergenza coronavirus: il 91% degli intervistati ne ha apprezzato la presenza e il supporto ricevuto. Il 94% è consapevole della possibilità di ottenere il Numero Ricetta Elettronica (NRE) per la prescrizione di farmaci direttamente via e-mail, sms o comunicazione telefonica, come previsto da marzo 2020 per ridurre gli spostamenti e la diffusione del contagio.

 

Tra i servizi che i cittadini vorrebbero fossero implementati e migliorati nelle farmacie si segnalano: vaccinazioni (17%), consegna farmaci a domicilio (17%), uso del digitale (15%), tamponi e test sierologici (11%).

 

Annarosa Racca, Presidente di Federfarma Milano, Monza e Lodi, ha dichiarato che dall’analisi svolta emerge come le farmacie siano il primo presidio del Sistema Sanitario Regionale e che in quest’anno di lotta contro Covid, hanno conquistato, ancora di più, la fiducia dei cittadini.

 

Uno sguardo sul futuro

Stefano Colombo, Amministratore Delegato Montefarmaco OTC, così commenta l’iniziativa: “La farmacia si riconferma importante caposaldo territoriale, fonte di informazione e rassicurazione per il cittadino, a maggior ragione in uno stato di emergenza come quello che stiamo vivendo.

 

È necessario l’impegno costante di tutti, farmacie, istituzioni e anche aziende, per favorire questa crescita e implementazione del ‘sistema di informazione e servizio’. Sono convinto che i risultati de ‘La farmacia che vorrei’ ci aiuteranno a portare del valore aggiunto all’intero processo. Ringrazio nuovamente Federfarma Milano, Monza e Lodi e Cittadinanzattiva Lombardia per l’opportunità”.